IO RESTO A CASA E IMPARO A POTARE

Come sfruttare il prezioso tempo che abbiamo a disposizione?
Seguite i 6 consigli di Bonamini!

La potatura è finalizzata a migliorare la forma delle piante, di cui la Val d’Illasi è piena, che tenderebbero a crescere a mo’ cespuglio, verso il basso e verso l’esterno. Situazione che noi di Frantoio Bonamini cerchiamo di evitare in quanto, in questo modo, i rami più fruttiferi non riceverebbero abbastanza aria e verrebbero danneggiati dalla resa produttiva.

Iniziamo!

1.       Tecnica di potatura (il taglio): via i rami non produttivi e/o vecchi al fine di far emettere nuovi germogli alla pianta; via anche a polloni e succhioni, rami che non permettono alla pianta di respirare.
Per la potatura si procede dall’alto verso il basso, facendo i tagli più grandi per primi e poi si continua seguendo la potatura che si è scelto (di impianto, di allevamento, di ringiovanimento, di riforma o di fruttificazione).

2.       Potatura di eliminazione o di ritorno?: eliminare le parti in più (pesante se si esporta il 30-40% della chioma, leggera solo se si esporta il 15-20%) o eliminarle con lo scopo di incentivare l’attività vegetativa della pianta?

3.       Decisa la potatura, avanti con il taglio: si eliminano i rami che si incrociano, i rami troppo vicini, le parti esposte in controvento, i rami laterali favorendo la zona centrale. Attenzione che certi tagli si possono fare solo su certe branche della chioma.

4.       Il taglio: deve essere deciso altrimenti si rischia l’indebolimento della pianta; bisogna che la superficie dopo il taglio sia liscia ed inclinata così che la pioggia riesca a scorrere senza rimanere impegnata creando così proliferazione di funghi, insetti e parassiti portatori di malattie.
Attenzione alle ferite più grandi che vanno curate con prodotti a base di rame, sostante cicatrizzanti e protettive.

5.       Finalità ornamentali: si può effettuare una potatura estetica per rendere l’albero più gradevole d’aspetto e non far eccedere la fruttificazione.

6.       Quando potare?: Periodo migliore MARZO-MAGGIO, tra fine inverno ed inizio fioritura. Le temperature devono essere miti, altrimenti le ferite del legno non riusciranno a cicatrizzarsi. La potatura si effettua una sola volta l’anno, per le piante più giovani ogni due anni.
Esiste una potatura durante la raccolta, da ottobre a inizio anno nuovo, orientandosi sui rami destinati ad essere legna, dando così spazio ai rami destinati alla produzione.

Nessuna scusa adesso per lasciare i vostri ulivi allo stato brado!